Arredare un ufficio con spazi open space rappresenta una piacevole sfida da affrontare con un approccio razionale ma che non precluda la possibilità di divertirsi.
A prescindere che ci si trasferisca in un nuovo spazio o si cerchi di migliorarne uno esistente, è possibile arredare il proprio ufficio seguendo alcuni semplici trucchi e suggerimenti.
In alcuni casi, la chiave per studiare la disposizione di un ufficio open space è quella di organizzare pochi complementi d’arredo con qualche piccola aggiunta strategica. Un ufficio open space dovrebbe riflettere la cultura aziendale e migliorare il benessere e il comfort all’interno dell’ambiente.
Ad esempio, se uno dei valori dell’azienda è la collaborazione, si può provare a suddividere in microaree ben distanziate per creare zone nelle quali favorire lo scambio di idee, pur studiando alcuni spazi privati per approfondire tematiche più complesse e private.
Di seguito si prenderanno in esame alcune idee di layout per arredare un ufficio open space. Tutte possono essere implementate senza dover spendere una fortuna o rivedere completamente l’impostazione della stanza.
Gli ambienti open space sono spazi lavorativi adatti a realtà aziendali caratterizzate da lavoro frenetico che richiede molta collaborazione.
Questo tipo di progettazione degli arredi rappresenta una perfetta soluzione per tutte quelle attività nelle quali la comunicazione risulta fondamentale e vi può essere spesso bisogno di riunioni estemporanee.
Rimosse le pareti dei classici cubicoli e i divisori che richiamano impostazioni aziendali di qualche decennio fa, oggi esistono molti modi per strutturare efficacemente un open space.
Uno dei metodi prevalentemente utilizzati è quello di riunire le singole scrivanie, che in molti casi si hanno già in dotazione, per creare insiemi di tavoli che si dividono in piccoli e grandi gruppi.
Attorno ai tavoli è necessario predisporre un numero sufficiente di sedute che risultino comode e molto flessibili. Per quel che concerne lo stile delle sedie e dei tavoli, un open space generalmente viene arredato con un sapiente mix di materiali caldi e freddi.
Classici esempi in tal senso sono il legno chiaro come l’abete, il ferro, che conferisce uno stile più industriale e infine la plastica, che risulta particolarmente versatile e semplice da pulire.
Il colore nell’arredo di interni riveste un ruolo cruciale e l’open space non è certo un’eccezione.
Per questi ambienti l’ideale è usare pochi colori molto luminosi, vivacizzati con delle punte di colore acceso che mettono l’accento su oggetti di design. Per quel che riguarda tessuti e strutture si deve sempre tenere presente che è importante prediligere delle sedute con una buona ergonomia.
È importante prestare attenzione a scegliere sedie di ottima fattura, soprattutto quando sono utilizzate per la maggior parte del tempo e per stare al computer. Tuttavia, nelle sale comuni che favoriscono la creatività ci si può sbizzarrire.
Qui possono essere impiegati i classici pouf a sacco, disponendo qua e là qualche pallina di gomma e altri oggetti che stimolano attraverso il tatto la nascita di nuove idee.
Gli open space sono ambiti lavorativi in cui i colleghi si stimolano a vicenda per creare la prossima grande idea che aiuti a servire al meglio i clienti, a realizzare progetti innovativi e molto altro.
Si tratta di attività che possono decisamente beneficiare da una disposizione aperta, che incoraggia lo scambio di idee. Tuttavia, molto spesso vi è la necessità di compiere attività che richiedono un maggior grado di concentrazione, nonché più privacy, come ad esempio la stesura di documenti delicati o la scrittura di articoli.
Ecco dunque che può emergere la necessità di creare delle divisioni tra i banchi di un open space, utilizzando dei pannelli bassi per ottenere degli angoli più riservati. Posizionare uno o due pannelli di privacy attorno a gruppi di scrivanie consente di delimitare gli spazi, che rimangono così semiaperti.
I pannelli non sono complementi d’arredo costosi e possono essere realizzati anche artigianalmente. Basta utilizzare materiali semplici, come delle cornici di legno decorate, per convertire delle aree aperte in spazi di lavoro più piccoli e personalizzati.
Delimitare le aree di lavoro è possibile, oltre all’utilizzo dei pannelli, anche attraverso l’impiego di tappeti caldi, qualora l’ambiente si presti. Infine, un altro modo per delimitare lo spazio è quello di utilizzare delle lavagne girevoli, che consentono di rispondere a una doppia funzione.
Da un lato si possono appuntare delle idee oppure gli obiettivi lavorativi della settimana, mentre dall’altro si permette di creare una divisione nella pertinenza degli spazi.
Per fare in modo che le divisioni non rendano più buio l’ambiente, è importante fare in modo che filtri il più possibile la luce naturale.
Un ottimo accorgimento è quello di aggiungere specchi che riflettono e rendono più luminoso l’ambiente. All’interno di un open space è fondamentale eliminare le tapparelle che, anche da arrotolate, rischiano di bloccare la luce.
Arredare un ufficio open space non necessita per forza di investimenti eccessivi. È sufficiente scegliere arredi semplici ma molto funzionali per creare un look originale.
Le caratteristiche di un ottimo open space si raggiungono attraverso una corretta progettazione che preveda accoglienti aree comuni e scrivanie disposte per incoraggiare le interazioni.
È dimostrato che gli open space sono in grado di aumentare la fidelizzazione dei dipendenti, che formano amicizie sul posto di lavoro, un aspetto che a sua volta permette di migliorare le prestazioni lavorative.
Strutturare le postazioni per incoraggiare il confronto in ufficio, in modo che le persone possano scambiarsi pareri lavorativi consentirà a ogni dipendente di sentirsi maggiormente in sintonia con i colleghi.
Per gli angoli ricreativi il concetto è lo stesso: meglio scegliere dei lunghi tavoli dove le persone possono stare sedute a mangiare o bere il caffè assieme.