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Bonus Ristrutturazione 2022

Bonus Ristrutturazione 2022: novità e requisiti

Il Bonus Ristrutturazione 2022 non è solo stato prorogato fino al 31 dicembre 2024, ma prevede diverse novità, a partire dal tetto spesa massimo per i bonus mobili, il quale può essere richiesto solo in caso di opere volte al recupero del patrimonio edilizio.

L’entità è scesa da sedicimila euro a diecimila per tutto l’anno 2022.

Per quanto riguarda invece il bonus facciate, passerà da una detrazione pari al 90% al 60% sull’intera somma di denaro spesa.

Vediamo dunque, all’interno di questa guida, tutti gli aggiornamenti, i lavori ammessi, quali documenti conservare, a chi spettano i benefici e tutte le modalità di pagamento accettate.

Proroga fino al 31 dicembre 2024

La proroga fino al 31 dicembre 2024 permette di effettuare lavori di recupero edilizio beneficiando della detrazione IRPEF pari al 50% con un limite di spesa pari a 96 mila euro.

Il bonus verde, l’ecobonus ordinario e il sismabonus verranno invece prorogati senza registrare alcun genere di variazione, mentre il tetto di spesa massima scenderà a 10.000 € per il superbonus e per il bonus facciate.

Bonus Ristrutturazione 2022: requisiti essenziali per richiederlo

I requisiti necessari per richiedere il Bonus Ristrutturazione 2022 sono innanzitutto le tipologie di lavori ammessi, ossia:

  • interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, risanamento conservativo, restauro, ristrutturazione edilizia da effettuare sia sulle singole unità immobiliari di tipo residenziale facenti parte di qualunque categoria catastale e sulle rispettive pertinenze, anche rurali;
  • interventi volti a realizzare posti auto e autorimesse;
  • interventi indispensabili al ripristino oppure alla ricostruzione dell’edificio danneggiato da calamità naturali;
  • lavori volti a rimuovere le barriere architettoniche per installare montacarichi, ascensori e strumenti affini capaci di facilitare la mobilità esterna e interna alle persone portatrici di handicap gravi;
  • interventi finalizzati a contenere l’inquinamento acustico e alla cablatura degli edifici;
  • interventi volti ad assicurare risparmio energetico;
  • interventi capaci a limitare il rischio di azioni illecite da parte di terze persone, basti pensare all’installazione di inferriate, porte blindate, videocamere collegate a istituti di vigilanza privata, cancelli, casseforti e quant’altro;
  • interventi volti all’adozione di precauzioni antisismiche;
  • opere che hanno lo scopo di evitare gli infortuni domestici;
  • opere di bonifica dall’amianto;
  • interventi di riparazione degli impianti per la sicurezza domestica, basti pensare alla riparazione delle prese elettriche mal funzionanti oppure alla sostituzione dei tubi del gas;
  • sostituzione delle porte interne, corrimano e dispositivi per la rilevazione del gas;
  • monitoraggio dei vetri antinfortunistici.

Rientrano all’interno del bonus anche le seguenti spese collegate a tutti gli interventi:

  • spese per comprare tutti i materiali;
  • oneri legati all’urbanizzazione;
  • spese per mettere in regola gli edifici sia per gli impianti a metano che elettrici;
  • spese per tutte le prestazioni professionali e la progettazione;
  • spese da sostenere per effettuare sopralluoghi e perizie;
  • diritti di concessione, imposte di bollo e denunce di inizio lavori da presentare presso gli enti competenti;
  • detrazione del 50% per box auto e pertinenze.

Il Bonus Ristrutturazione 2022 è esteso anche agli interventi destinati alla realizzazione di box auto, posti auto e autorimesse annessi agli immobili di tipo residenziale, anche di comune proprietà. Bonus

Ristrutturazione 2022: chi può richiederlo

Questo genere di agevolazione può essere richiesta da qualsiasi contribuente soggetto residente sia in Italia che all’estero, a patto che sia soggetto al pagamento delle imposte sui redditi.

Bisogna inoltre puntualizzare che la detrazione del 50% sull’IRPEF può essere richiesta non solo dal proprietario dell’immobile, ma anche da coloro che sosterranno le spese e che godranno dei benefici delle opere, per esempio gli inquilini.

I beneficiari saranno dunque:

  • soci di cooperative indivise e divise;
  • comodatari;
  • locatari;
  • nudi proprietari;
  • proprietari;
  • usufruttuari;
  • inquilini;
  • imprenditori individuali, a patto che gli immobili non facciano parte della merce oppure dei beni strumentali dell’azienda;
  • società semplici;
  • imprese a conduzione familiare;
  • conviventi del titolare dell’immobile, purché intestatari di fatture e bonifici;
  • componenti di unioni civili, anche di persone dello stesso sesso;
  • coniugi separati, a patto che siano assegnatari dell’immobile intestato all’ex coniuge;
  • convivente more uxorio, ovvero una persona che vive con un’altra a causa dell’esistenza di un legame affettivo, senza essere in possesso di alcun immobile oppure contratto di comodato, ma che ha contribuito alle spese a partire dal 1 gennaio 2016.

Documenti da conservare per il Bonus Ristrutturazione 2022

Al fine di richiedere il Bonus Ristrutturazione 2022 in modo corretto, il contribuente sarà tenuto a conservare i seguenti documenti da presentare a seguito della richiesta pervenuta da parte degli uffici dell’Agenzia delle Entrate:

  • tabella di ripartizione delle spese;
  • dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori;
  • domanda di accatastamento;
  • in caso di condomini, delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori all’interno delle parti comuni;
  • tutte le ricevute di pagamento dell’imposta comunale IMU-ICI;
  • eventuali autorizzazioni e concessioni allo svolgimento dei lavori stabili;
  • compatibilità con le spese ammesse dallo stesso Bonus ristrutturazioni;
  • facoltativamente copia dell’assicurazione della casa.

Come richiedere il Bonus Ristrutturazione 2022

Per richiedere il Bonus Ristrutturazione 2022 è necessario attenersi ai seguenti passaggi:

  1. comunicare obbligatoriamente all’ENEA entro novanta giorni dal termine dei lavori tutti gli interventi che comporteranno un risparmio energetico. Qualora non si fosse in possesso delle competenze necessarie, conviene rivolgersi a un professionista per delegargli il compito, in modo da evitare errori che potrebbero costare la perdita di tutti i benefici previsti dalla legge;
  2. scegliere come usufruire del bonus attraverso la detrazione in dieci anni all’interno della propria dichiarazione dei redditi, al cessione del credito a soggetti terzi (istituti bancari inclusi) oppure sconto in fattura, a patto che l’impresa che ha svolto le opere sia d’accordo.

È però doveroso segnalare che per questi due ultimi metodi è entrato in gioco il nuovo decreto anti-frode, il quale ha esteso l’obbligo di asseverazione della congruità più il visto di conformità dei costi verso ogni bonus edilizio di cui si è beneficiato nei modi differenti alla tradizionale detrazione.

Metodi di pagamento ammessi

Quando si intende usufruire del Bonus Ristrutturazione 2022 occorre è necessario effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario oppure bonifico postale parlante.

Essi, come dice il termine stesso, devono riportare le seguenti informazioni:

  • codice fiscale oppure partita IVA della persona beneficiaria della detrazione;
  • causale del versamento, la quale deve specificare che i lavori edilizi daranno diritto alla detrazione ai sensi dell’apposita legge.

Anche nel suddetto caso, è sempre bene lasciarsi guidare da un professionista esperto, in quanto non è ammesso alcun genere di errore.

Solitamente ci si può rivolgere direttamente al proprio commercialista di fiducia oppure all’ufficio contabile dell’impresa alla quale verranno commissionati i lavori.

Si tratta infatti di questioni burocratiche che richiedono molta attenzione e precisione.

Informazioni dell’articolo tratte dal sito specializzato: https://www.verti.it/blog/bonus-ristrutturazione-2022/